La mia esperienza come insegnante di Yoga
Ciao, mi chiamo Chaitanya Mayi e sarò la tua docente nel corso di formazione per insegnanti di Yoga, nei corsi Corsi di Formazione Continua, e nelle regolari lezioni di Yoga, in presenza e online. Ho pensato ti possa far piacere conoscermi, capire le tappe fondamentali della mia formazione e, soprattutto, ciò che mi ha motivato a intraprendere la professione di insegnante di yoga e diffondere la conoscenza di questa incredibile disciplina.
Ci tengo a dirti che per essere un buon insegnante di Yoga l’elemento principale è la passione, la voglia di imparare e molta dedizione. Ma soprattutto bisogna avere un desiderio intenso di nuove prospettive e di raggiungere una nuova dimensione dell’essere. Se pensi di possedere queste caratteristiche hai già degli ottimi requisiti per intraprendere quello che – oltre ad essere un percorso professionale, se hai deciso di diventare insegnante – è un vero processo di crescita personale. Vuoi conoscere la mia storia?
La mia formazione
Sono di origini brasiliane e ho sempre amato l’arte. In Brasile mi sono diplomata in Arti Drammatiche e nel 2000 mi sono diplomata in danza contemporanea presso The School for New Dance Development di Amsterdam e proprio lì ho scoperto lo Yoga.
Grazie allo Yoga ho trovato quella completezza che cercavo nella danza e nell’arte, così ho voluto approfondire la conoscenza di questa disciplina ed ho iniziato un percorso lungo e profondo alla ricerca della mia identità spirituale, che mi ha portata a viaggiare in gran parte del mondo.
Sono partita dal Buddismo Zen, poi sono stata iniziata nel Kriya Yoga e nelle sue pratiche di meditazione, finché nel 2002 ho finalmente fatto il mio primo viaggio in India, e non solo.
Attraversare l’Asia mi ha permesso di arricchire la mia conoscenza dello Yoga e, soprattutto, di conoscere una persona molto importante per la mia formazione, umana e spirituale: il mio maestro spirituale Sua Divina Grazia Srila B.S. Govinda Maharaj.
Il maestro Srila B.S. Govinda Maharaj mi ha guidato nello studio delle scritture del Vedanta e nella pratica del Bhakti Yoga, lo yoga della devozione e del servizio disinteressato. Ho trascorso 3 anni continuativi nel suo ashram (monastero) e ho approfondito la pratica e la comprensione della filosofia Vedica.
Con lui siamo rimasti legati per moltissimi anni, fino alla sua scomparsa nel 2010.
Nel 2005 ho ottenuto la mia certificazione di istruttrice yoga e, in Brasile, ho fondato, diretto e insegnato la pratica di diversi stili di Yoga all’Atma Yoga Center, per sette anni. In questo arco di tempo ho continuato ad accrescere la mia conoscenza dello yoga viaggiando, frequentando corsi e seminari, apprendendo metodi e tecniche diverse dai più grandi insegnanti di yoga del mondo, come Usha Devi, Matthew Wolmer, Gabriele Severini, Paola del Monaco, Manju Pattabhi Jois, David Swenson, Shiva Rea, tra gli altri.
Tra i miei studi, anche l’Ayurveda, il primo livello di Reiki, il massaggio thailandese (con un corso in Thailandia) e ho approfondito la conoscenza del corpo energetico sottile ed il sistema dei chakra con insegnanti esperti come Anodea Judith, Shiva Rea e Christopher “Hareesh” Wallis.
Dal 2013 vivo a Roma, dove sono la co-fondatrice di VedaVita Yoga Art Studio e dell’Atma Centro Yoga insieme al naturopata e artista marziale Dhananjaya Das, e dove frequento il corso di laurea in Lingue e Civiltà Orientali – Indologia presso l’Università La Sapienza.
Io e lo Yoga: tutto inizia con la danza
Incontro la disciplina dello Yoga quando ero studentessa di danza alla School for New Dance Development di Amsterdam.
In quel periodo mi esibivo come ballerina/performer e il peso delle aspettative e dei giudizi del pubblico condizionavano molto i miei stati d’animo, influenzando persino le mie prestazioni. Mi sono interrogata a lungo sulle ragioni che mi avessero portata ad attribuire una simile importanza alle opinioni altrui e ho iniziato a confrontarmi con il mio ego.
La mia insegnante di danza ci faceva praticare degli esercizi e delle tecniche di respirazione yoga durante il riscaldamento, nelle lezioni. Eseguendo tali esercizi mi resi conto che non ero capace di gestire il respiro, la funzione più vitale del mio organismo, e scoprii che imparando a controllare la respirazione anche la mia mente poteva trarne dei benefici.
Cercando un miglioramento psico-fisico (all’epoca soffrivo anche di insonnia) ho iniziato ad avvicinarmi allo yoga, nella speranza di ottenere maggiore equilibrio ed armonia dalle tecniche di respirazione e dalla meditazione.
Lo Yoga: un processo di auto-consapevolezza
Lo Yoga mi ha permesso di intraprendere un processo di auto-conoscenza che mi ha portata a capire che la mia individualità non si ferma solamente ad un corpo fisico, limitato e finito, ma che possiedo un’anima eterna, che si alimenta delle esperienze e delle emozioni che vive il mio corpo, per giungere a conoscere la mia vera natura essenziale.
Questa presa di coscienza è la via per la liberazione del ciclo di nascite e morti del mondo fenomenico, il samsara. Ciò ha prodotto un grande cambiamento nella mia vita e mi ha spinta a cercare un maestro spirituale che potesse guidarmi in questa ricerca interiore verso l’autorealizzazione.
Mi sono dedicata alla meditazione e alla preghiera per più di un anno prima che qualcosa succedesse. Poi, attraverso degli incontri favorevoli, ho avuto la fortuna di incontrare un vero guru, Srila Govinda Maharaj, che ho avuto l’onore di servire negli anni in cui ero in India e che ancora oggi, anche se non è più presente nel suo corpo fisico, sento come una guida e protezione.
Gurudeva ripeteva sempre i versi di Mahaprabhu nella sacra scrittura Chaitanya Charitamrita:
«Sii umile, sii tollerante e onora il tuo prossimo!».
Il mio lavoro di ogni giorno è motivato dall’obiettivo di integrare nella mia vita questo suo prezioso insegnamento.
Insegnare Yoga: i miei valori e il mio lavoro
I valori che mi piace trasmettere ai miei allievi sono principalmente due:
- Capire chi sei;
- Amare te stesso.
Raggiungere questi obiettivi porta ad instaurare dei rapporti migliori con gli altri, comprendendo il mondo e accrescendo la propria spiritualità, diventando più umili e compassionevoli.
Questi sono gli insegnamenti più importanti dello Yoga: tutte le tecniche fisiche, respiratorie o meditative devono condurre a questa realizzazione.
La cosa che amo di più dell’insegnare lo yoga è proprio la possibilità di osservare come questa disciplina agisca positivamente sulle persone.
Spesso gli individui vivono in uno stato di separazione tra mente e corpo. Quando una persona inizia a praticare yoga, stabilisce un contatto profondo con il suo corpo, i suoi sensi e i suoi stati mentali, liberandosi gradualmente da tensioni e traumi, trasformandosi.
Lo yoga stimola il desiderio di diventare migliori, di apprezzare la vita e di purificare corpo, mente e spirito.
Ogni volta che assisto ad una simile trasformazione, o che un praticante condivide con me questa evoluzione, capisco di aver fatto bene il mio lavoro e percepisco una grandissima soddisfazione come insegnante.
Il mio scopo è esattamente questo: creare un ambiente in cui i miei allievi possano sentirsi a loro agio ed intraprendere questo processo di ricongiungimento, con sicurezza e fiducia.
Insegnare Yoga: più che un lavoro, uno stile di vita
Penso che tutti dovrebbero praticare lo yoga per imparare a conoscere i propri condizionamenti mentali e i propri limiti. Soprattutto, però, si dovrebbe praticare yoga per individuare e sfruttare pienamente le proprie potenzialità energetiche, psicologiche e spirituali.
Imparare lo Yoga è scegliere di essere felici, no matter what!
Lo Hatha Yoga risveglia ed espande l’energia vitale partendo dal corpo fisico, tramite la pratica di posizioni psico-fisiche e tecniche respiratorie che hanno lo scopo di favorire lo stare immobile, calmo e in pace, per meditare.
Questa pratica consente di percepire in modo più acuto il proprio mondo interiore e di conoscere:
- la propria mente;
- i propri impulsi.
Per capire cosa bisogna cambiare per sfruttare al meglio il proprio potenziale. Tutto deve partite da una presa di coscienza e da un desiderio profondo di nuove prospettive di vita. Le scritture dicono che siamo figli del nettare, cioè in essenza siamo satcitananda: coscienza, eternità e gioia.
Se ti riconosci in queste parole e vorresti trasformare il tuo interesse per lo yoga in un elemento centrale e quotidiano della tua vita, affronta questo percorso con me, frequentando il corso di formazione per insegnanti di Yoga oppure i Corsi di Formazione Continua, che io stessa conduco.
Sarò felice di fornirti tutti gli strumenti utili per trasmettere la tua esperienza ad altri, come ho fatto io, e di guidarti in un percorso completo che ti porterà a trasformare una passione in uno stile di vita.
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